Federazione Italiana Nuoto Comitato Regionale Pugliese

Nuoto e Nutrizionismo: Il Biologo Nutrizionista Dott. Deliso e l’educazione alimentare del nuotatore agonista.

9 Maggio 2023

Per chi frequenta abitualmente il mondo del nuoto agonistico giovanile ha piena coscienza che uno degli argomenti cardini che caratterizzano le “chiacchiere” da bar dei genitori in attesa dei propri figli impegnati nell’allenamento quotidiano è “cosa e come far mangiare i ragazzi con tutta l’energia che bruciano dopo tanto allenamento“? oppure ” domenica ci sono le gare: che cosa preparo da mettere nella borsa frigo per il suo sostegno fisico“?

Una volta ci si affidava al buon senso delle mamme, che si confrontavano al massimo con l’allenatore, per creare una “dieta” equilibrata che potesse dare la giusta forza al proprio figlio per affrontare l’impegno agonistico; ma nei tempi recenti, spinti dagli esempi dei grandi campioni, si è palesata in quasi tutte le nostre piscine, la figura del “Nutrizionista”, un professionista nel campo della alimentazione che aiuta l’atleta a migliorare il proprio stato di salute elaborando profili nutrizionali ad personam.

Per entrare nell’argomento, abbiamo incontrato il Dott. Nicola Deliso, Laurea Specialistica in Scienze degli alimenti e Nutrizione Umana,  Biologo Nutrizionista, laureato in  Dietologia e Dietetica Applicata ed inoltre laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, a cui abbiamo rivolto alcune domande:

  • Quale è stato il suo approccio con il mondo dello sport agonistico e soprattutto con il mondo acquatico?

La mia fortuna è quella di essere stato uno sportivo dall’età di nove anni e oggi ho quasi 51 continuo ad esserlo. Quando parlo di sportivo, parlo di sport agonistico e non amatoriale. Il mio primo approccio nasce con l’atletica leggera, esattamente con i 100 metri, dove ho iniziato a gareggiare dalla più tenera età portando a casa le prime medaglie, ho continuato a competere anche in altre discipline sportive dove ho sempre primeggiato portando a casa anche titoli importanti, pertanto capisco perfettamente cosa significa gareggiare e quali sono i sacrifici che deve sostenere uno sportivo per potersi migliorare di volta in volta per arrivare ai vertici. Ci vuole in primis tanta ‘’testa’’, disciplina, costanza e rinunce, questi sono gli sportivi che arriveranno ai vertici. Ho studiato e mi sono sempre documentato già in tenera età in quanto volevo migliorare la mia performance per vincere. Acquistavo riviste e libri con entusiasmo e curiosità nella speranza di poter leggere anche poche righe che potessero servire a migliorarmi ulteriormente, infatti, quando mi sono iscritto all’università, nella preparazione di alcuni esami, mi sembrava di aver già studiato alcuni paragrafi. Grazie a questo mio interesse, attenzione e rispetto verso i miei allenatori miglioravo sempre di più e questo mi faceva capire che ero sulla strada giusta. Il mondo acquatico mi ha aiutato moltissimo aumentando le mie capacità fisiche nello sport agonistico che praticavo in quel momento. Sono orgoglioso dei miei atleti e cerco di essere per loro non solo un professionista qualificato e specializzato nel nutrizionismo sportivo, ma anche un motivatore e un fratello pronto ad ascoltare ogni tipo di problema.

  • Come avviene la valutazione dell’atleta che inizia a seguire?

Quando un atleta si presenta da me per la prima volta ho bisogno di ascoltarlo attentamente e lasciarlo parlare per conoscerlo nella maniera più profonda possibile affinché io possa intervenire su di lui nel modo più rapido e corretto. Cerco di capire quali sono le sue esigenze e dove vorrebbe migliorarsi , trovando una soluzione alle problematiche incontrate. Quindi in prima visita eseguo una valutazione anamnestica accurata e specifica, anamnesi dello stile di vita , valutazioni delle analisi del sangue ed eventualmente consiglio ulteriori analisi specifiche ed itineranti, le quali mi serviranno ad elaborare un integrazione mirata curando,  eventualmente, anche le micro carenze riscontrate dettate da allenamenti importanti e intensivi. Successivamente eseguo un esame bioimpedenziometrico confrontandomi con l’atleta. Proseguo con un analisi plicometrica e antopometrica e studio della biotipologia umana e posturale e valutazione del peso ideale dell’atleta. Completo la mia visita con la misurazione della pressione arteriosa. Al termine di questi passaggi importanti mi è possibile elaborare il primo programma nutrizionale e consigliare integratori specifici nelle varie fasi annuali, incluso pre gara e gara. Inoltre, fornisco strategie idonee alla soluzione delle problematiche riscontrate. Tutto quello che viene rilevato in prima visita viene riportato al tecnico dell’atleta ponendo le basi per un continuo confronto.

  • Seguire un atleta di alto livello come Emanuele Potenza (già nell’orbita della Nazionale Juniores) o come Luca Serio che a livello assoluto è ai vertici nazionali cosa comporta per un nutrizionista come Lei?

Seguire un atleta di alto livello come Emanuele Potenza e Luca Serio mi gratifica molto, anche perché con Luca in primis abbiamo instaurato un rapporto professionale dalla più tenera età. Presto molta attenzione e molta cura ma questo non lo faccio solo con loro perché io tratto nella stessa maniera sia l’atleta d’elite, sia l’atleta che dovrà arrivare ai vertici. Quello muta radicalmente è che gli atleti d’elite fanno più gare con allenamenti più importanti e proprio per questo necessitano di maggiore attenzione. In questi casi la comunicazione tra me e i tecnici Max Di Mito e Domenico Tagliente è fondamentale perché loro mi fanno capire cosa accade realmente in acqua. Per migliorare queste ‘’Ferrari acquatiche’’ bisogna necessariamente lavorare in team per curare quel piccolo dettaglio che serve a fare la differenza, per questo è fondamentale il confronto costante e giornaliero con questi atleti.

  • Proprio Emanuele e Luca sono i due opposti, uno fondista e l’altro velocista: quali sono le principali differenze alimentari da adottare?

L’alimentazione di un velocista e un fondista è decisamente differente, come anche l’integrazione adottata. La dieta viene elaborata valutando l’analisi della composizione corporea e soprattutto dal tipo di allenamento in quanto entrambi utilizzano metabolismi energetici diversi. La dieta è ultra personalizzata e cambia anche in base agli allenamenti impostati dal tecnico. Infatti i due atleti durante l’anno non seguono mai lo stesso programma nutrizionale. Inoltre, il programma nutrizionale varia decisamente nelle giornate che precedono la gara e nelle giornate in cui scendono in acqua per competere. Non esistono regole assolute né per Luca né per Emanuele, ma sono io che mi adatto continuamente alle loro circostanze ed esigenze ascoltando soprattutto tecnici come Max e Domenico.

  • La giusta combinazione tra sport ed alimentazione è fondamentale per portare al rendimento degli atleti agonisti per migliorare le proprie prestazioni ma anche per la loro salute lungo termine?

C’è sempre una combinazione tra sport, alimentazione e soprattutto salute per gli atleti agonisti. Metto sempre sulla bilancia quelli che sono rischi e benefici e quindi la salute è sempre al primo posto, per cui, per esempio, vengono programmate analisi del sangue con cadenza periodica, cosa che consiglio proprio per il motivo di cui sopra. Per un atleta agonista con livelli di allenamento importanti, bisogna prestare molta attenzione e nulla può essere lasciato al caso. Oltre agli esami specifici ematochimici eseguo del testi ematici molecolari per la valutazione di radicali liberi generati dall’iper allenamento. Il mio compito è sempre quello di prevenire e arrivare in anticipo sulle problematiche perché se gli atleti sono in salute il rendimento migliora sempre di più. Tutte queste attenzioni servono a monitorare il loro stato di salute a breve e a lungo termine.

  • L’uso di integratori durate le varie fasi di allenamento o gara, quindi i famosi periodi di carico e scarico, è sempre consigliato?

Per quanto concerne l’assunzione di nutraceutici o fitoterapici pongo un’attenzione molto particolare. L’integrazione è studiata sulla base di un attenta anamnesi e sull’eventuali micro carenze di vitamine e minerali riscontrate negli esami ematochimici. Ogni atleta ha la sua integrazione studiata in modo molecolare durante le varie fasi dell’anno, soprattutto dalle programmazioni di allenamento che il tecnico mi fornisce. Quindi l’integrazione oltre ad ed essere studiata sartorialmente viene cambiata continuamente. La stessa integrazione formulata per gli allenamenti, cambia per le gare dove viene valutato in primis il tipo di gara, nonché il timing che intercorre tra il riscaldamento e le gare della giornata. Questa particolare attenzione fa la differenza, permettendomi non soltanto di far migliorare l’atleta, ma soprattutto di studiarlo in modo approfondito e continuativo. Ci sono dei periodi durante l’anno dove andiamo a potenziare, quindi a caricare l’uso degli integratori e  periodi dove andiamo a ridurli, quindi a scaricarli. Per questo, come dicevo in precedenza è fondamentale eseguire periodicamente esami ematochimici di controllo che ci permettono di valutare non solo lo stato di salute dell’atleta, ma in contemporanea se le eventuali microcarenze sono state colmate e allo stesso tempo poter monitorare le eventuali ipervitaminosi. Nulla viene lasciato al caso.

  • La sua consulenza non finisce dopo le visite programmate presso il suo studio, come segue gli atleti in questi periodi (allenamento e gare)

La mia consulenza non finisce mai, a volte dura fino a notte profonda, i miei atleti possono dare conferma, ed avendo una grande quantità di agonisti da seguire, parte della mia giornata è dedicata al consulto telefonico. La mia consulenza non finisce mai e loro sanno che hanno me come riferimento, attento ed interessarmi anche quando si dimenticano di mandarmi un messaggio, quindi in realtà il lavoro, soprattutto con il nuotatore, è costante e giornaliero, un impegno che copre sia gli allenamenti che le gare.

  • Consiglia sempre la consulenza di un nutrizionista a prescindere dal livello agonistico raggiunto dall’atleta e dall’età dello stesso?

Se consiglio sempre la consulenza di un nutrizionista?  La mia risposta potrebbe sembrare di parte, in realtà come detto, ho iniziato a studiare proprio perché ai miei tempi era difficile trovare un nutrizionista specializzato nell’ambito dello sport e di conseguenza ho ritenuto di cercare di comprendere da subito in cosa potessi migliorare non solo la mia persona ma anche le mie prestazioni. Consiglio sicuramente di affidarsi  da subito alla supervisione di un nutrizionista esperto nello sport e non di un nutrizionista qualsiasi perché siamo tutti professionisti ma è fondamentale specializzarsi in quello in cui ci sente di essere maggiormente preparato. Occupandomi soprattutto di piccoli atleti ritengo fondamentale la consulenza con un nutrizionista esperto, fondamentale per la loro crescita per quello che viene fornito in termini proprio di principi attivi, di nutrienti, lo immaginiamo come un alberello in crescita da curare e far sbocciare. L’età comunque è importante, considerando non solo l’atleta giovane ma anche per gli adulti che si affacciano all’agonismo amatoriale, e proprio per non creare carenza nutrizionali il nutrizionista sportivo diventa di fondamentale importanza, valutando ovviamente anche i tempi di recupero che sono dettati molto dal modo in cui ci nutriamo.

 

Non solo agonisti di alto livello ma anche per chi si approccia amatorialmente al nuoto può seguire un percorso alimentare corretto, e questo sarà il prossimo appuntamento con il Dott. Deliso.

 

Stefano Palazzo

Addetto Stampa

Federazione Italiana Nuoto

Comitato regionale Puglia